THE FLASH, l’attesissimo film di Andy Muschietti (Recensione)

Batman Crime Solver

TITOLO:The Flash

REGIA: Andy Muschietti

INTERPRETI PRINCIPALI: Ezra Miller, Micheal Keaton, Ben Affleck, Michael Shannon, Sasha Calle

ANNO: 2023

SINOSSI: Barry Allen aiuta come può Batman e la Justice League nei panni di Flash, ma si sente sopraffatto dai sensi di colpa e dalla frustrazione per via di suo padre, accusato ingiustamente dell’omicidio della madre e rinchiuso in carcere. Quando scoprirà di poter correre più veloce della luce e tornare indietro nel tempo, Barry proverà a modificare il passato, facendo sì che sua madre non venga uccisa. Questo, però, porterà ad una serie di eventi catastrofici a cui non sarà facile porre rimedio…!

Una trama concitata e coinvolgente, che mescola sapientemente ironia, dramma e azione, con continue strizzatine d’occhio ai Dc fan più incalliti (e nostalgici).

Gli effetti speciali, e la cgi in particolare, sono piuttosto grossolani e non rendono giustizia alla spettacolarità della…

View original post 568 altre parole

THE BATMAN – Il film di Matt Reeves ( Recensione )

TITOLO: The Batman

REGIA: Matt Reeves

INTERPRETI PRINCIPALI: Robert Pattinson, Zoe Kravitz, Paul Dano, Colin Farrell, Jeffrey Wright, John Turturro, Andy Serkis

ANNO: 2022

SINOSSI:  

Nella buia e malfamata Gotham City inizia a farsi largo un serial killer molto particolare, che si fa chiamare l’Enigmista, in quanto lascia degli indizi/indovinelli sui luoghi del delitto. Toccherà ad un giovane ed irruento Bruce Wayne/Batman risolvere questi enigmi e salvare la città, anche perché il folle assassino sembra cercare proprio la sua attenzione… Fortuna che potrà contare sull’appoggio dell’impavido tenente Gordon e della sensuale, quanto intraprendente, Selina Kyle/Catwoman !

PRO:  Una visione molto cruda e realistica del Cavaliere Oscuro e il suo universo, che non rinarra per l’ennesima volta le sue origini, ma punta tutto sul thriller e l’aspetto più investigativo del personaggio, che l’ha sempre contraddistinto anche nei fumetti

CONTRO:  Il film risente di qualche lungaggine di troppo, soprattutto nel finale, che poteva sicuramente essere più serrato e meno didascalico.

GIUDIZIO COMPLESSIVO:  

Quando si ha a che fare con un’icona assoluta dell’immaginario collettivo come Batman, che può già vantare diverse interpretazioni anche a livello televisivo e cinematografico, la sfida più grande è sicuramente quella di riuscire a proporre qualcosa di nuovo e di accattivante, che possa attirare l’attenzione del pubblico, senza cadere nel già visto o nel cliché.

Matt Reeves, cineasta di rodata esperienza, noto al grande pubblico soprattutto per la nuova trilogia de Il pianeta delle scimmie, ha avuto il coraggio di proporre una versione del personaggio che fosse il più fedele possibile ai suoi esordi fumettistici, dove un oscuro e violento vigilante malmenava delinquenti e risolveva casi sulle pagine di Detective Comics.

Batman infatti viene da sempre definito “il più grande detective del mondo”, e questo aspetto era stato finora poco approfondito nelle pellicole cinematografiche. Reeves invece decide di puntare molto su questa sua caratteristica e sul puro thriller a’ la David Fincher, cupo, torbido e angosciante. Trasforma infatti un classico villain come L’Enigmista in un sadico serial killer, coperto da un’inquietante maschera in stile bondage, con sopra degli spessi occhiali da vista, che lasciano intuire l’aspetto nerd e quasi anonimo dell’ottimo Paul Dano.

Gli omicidi e gli indovinelli disseminati da questo folle assassino saranno il fulcro della trama, ma fungeranno anche da pretesto per esplorare la malavita di una città corrotta come Gotham City, dove il crimine ristagna a qualsiasi livello della scala sociale, a cominciare dal sindaco, i giudici, la polizia, fino ad arrivare ai boss veri e propri, come il Pinguino e Carmine Falcone, qui egregiamente interpretati da un irriconoscibile e corpulento Colin Farrell e da un attore di razza come John Turturro

In questo mare di pescecani e predatori, le uniche figure positive restano il tenente Jim Gordon, ultimo baluardo di un sistema marcio fino al midollo e fidata spalla del Cavaliere Oscuro, oltre ovviamente all’integerrimo maggiordomo Alfred, che in questa pellicola mette a frutto il suo passato nell’esercito britannico, ma nel complesso non ricopre un ruolo molto incisivo, al contrario della sensuale Catwoman, che ricorda in tutto e per tutto la versione cartacea vista nel celebre Batman: Anno Uno di Frank Miller.

Zoe Kravitz infatti incarna perfettamente le fattezze feline e guizzanti tipiche della Donna Gatto, ma anche il suo essere estremamente determinata e indipendente. Queste sue caratteristiche, oltre a quel fascino un po’ maledetto di chi vive ai margini della società, sempre in bilico tra bene e male, riusciranno a far breccia persino nel cuore indurito di un Bruce Wayne più che mai votato alla sua missione

Il loro rapporto, comunque, è molto genuino e non scade mai nel melenso o nei classici cliché delle storie d’amore, in quanto Reeves riesce a mantenere costante il focus del racconto, ovvero la caccia all’Enigmista e il pericolo che rappresenta, senza dover accontentare a tutti i costi il grande pubblico, con trovate più scontate e banali.

The Batman, infatti, è un solido thriller, che vede come protagonista un Cavaliere Oscuro ancora giovane, ma estremamente motivato e violento, pronto a combattere il crimine con ogni mezzo necessario. Nonostante lo scetticismo di molti, l’ex vampiro di Twilight Robert Pattinson si è dimostrato un Uomo Pipistrello ineccepibile, grazie al suo sguardo profondo e malinconico, la mascella squadrata e un cipiglio intimidente, specie quando indossa maschera e armatura.

A tal proposito, merita far notare il design realistico che si è voluto apportare al costume, corazzato ma allo stesso tempo molto pratico e in grado di far muovere liberamente chi lo indossa, e lo stesso vale per i mezzi, come la moto e la batmobile, senza alettoni o aggiunte particolari che ricordino un pipistrello, ma piuttosto un vero e proprio bolide fiammante, dalla linea dinamica, che farebbe invidia al miglior Vin Diesel/Toretto di Fast & Furious.

Grazie a una trama incalzante, condita da colpi di scena, spettacolari scene d’azione e una colonna sonora maestosa ( il main theme del film di Michael Giacchino riesce quasi a far dimenticare quello leggendario di Danny Elfman dell’89 ! ), le quasi tre ore di durata della pellicola scorrono senza problemi, tenendo lo spettatore incollato alla poltrona dall’inizio alla fine. A questo aggiungiamo un’ottima fotografia, sempre cupa, fredda e sporca al punto giusto, così come il sapiente utilizzo delle luci e (soprattutto) delle ombre, essenziali in un film del genere.

I fan duri e puri del Pipistrello, in particolare quelli che amano la sua versione più dark e violenta, di sicuro non rimarranno delusi dall’opera di Reeves, che attinge a piene mani da graphic novel imprescindibili come Anno Uno e Il Lungo Halloween, ma anche da altre rivisitazioni più recenti, come il Batman: Terra Uno di Geoff Johns.

Considerando che sono state già annunciate varie serie tv spin-off e dei sicuri sequel del film, campione d’incassi al botteghino, questo nuovo bat-universe di Reeves promette di regalarci ancora tante emozioni e soprese, che non vediamo l’ora di scoprire…!  

VOTO: 8/9

SPIDER-MAN: NO WAY HOME ( Recensione )

** ATTENZIONE: RECENSIONE CON SPOILER ! **

TITOLO: Spider-Man: No Way Home

REGIA: Jon Watts

INTERPRETI PRINCIPALI: Tom Holland, Zendaya, Marisa Tomei, Willem Dafoe, Alfred Molina

ANNO: 2021

SINOSSI:  Dopo che Mysterio ha rivelato pubblicamente la vera identità di Spider-Man, la vita del povero Peter Parker e delle persone a lui più care viene irrimediabilmente stravolta. Per tentare di risolvere la situazione, Peter chiede al Dott. Strange di lanciare un incantesimo che faccia dimenticare a tutti la sua doppia identità, ma qualcosa va storto e si aprono delle brecce nel multiverso, trasportando avversari di Spider-Man provenienti da diverse realtà parallele !

PRO:  Fan vecchi e nuovi del Ragno possono ammirare in un’unica pellicola le varie incarnazioni cinematografiche del personaggio e dei suoi principali villain.

CONTRO:  Troppa carne al fuoco, che inevitabilmente finisce per non valorizzare a pieno tutti i personaggi. Gli eventi, poi, si succedono in maniera fin troppo frettolosa e caotica, a discapito anche dell’ironia che aveva contraddistinto i precedenti capitoli.

GIUDIZIO COMPLESSIVO:  

Dei tre capitoli di questo Spider-Man cinematografico targato Marvel Studios, No Way Home è senza dubbio il più ambizioso e mastodontico, visto che è riuscito nell’impresa, mai vista finora, di riunire nello stesso film tutte le incarnazioni apparse sul grande schermo del personaggio.

Questo ha permesso di far scattare quell’innegabile “effetto nostalgia” nei fan che sono cresciuti con lo Spidey di Tobey Maguire o di Andrew Garfield, mentre aumenta la curiosità e lo stupore degli spettatori più giovani, affezionati a Tom Holland. Lo stesso vale ovviamente per i villain, tra cui spiccano l’inossidabile Willem Dafoe/Goblin e il serafico Doc Ock di Alfred Molina, mentre rimangono un po’ più in sordina Lizard e Sandman, ma anche l’Electro di Jamie Foxx viene sfruttato poco e liquidato poi in maniera fin troppo sdolcinata.

Gestire un potenziale così vasto di personaggi non è certo impresa facile, e tutto sommato Watts riesce a portare a casa il risultato in maniera dignitosa, giocando tanto sul fanservice, ma senza perdere il focus sul protagonista principale della storia e il suo percorso, ovvero il Peter Parker di Holland.

In questo senso è apprezzabile il fatto che il regista abbia voluto chiudere il cerchio, tornando a uno status che rispecchi a pieno lo spirito originario del personaggio, finora troppo legato a Tony Stark e agli Avengers, senza dimenticare il mantra del “potere e responsabilità” che da sempre lo ha contraddistinto.

Buoni gli effetti speciali, anche se le scene d’azione sono spesso troppo caotiche e confusionarie, visto anche l’alto numero di personaggi coinvolti. Mentre risultano un po’ sottotono, in generale, le interpretazioni dei protagonisti, Tom Holland/Peter, Zendaya/MJ e Jacob Batalon/Ned, che sembrano essere in qualche modo sovrastati dal turbinio di eventi che li travolgono, senza avere la possibilità di esprimersi a pieno, a discapito soprattutto di quell’ironia e di quella leggerezza che li aveva caratterizzati in precedenza.

Tobey Maguire, invece, sicuramente uno degli Spider-Men più attesi, sembra risentire un po’ dell’età “avanzata” e ci offre un’interpretazione stanca, quasi svogliata… Molto più fresco e vitale lo Spidey di Andrew Garfield, purtroppo penalizzato, a suo tempo, da una sceneggiatura che non l’ha saputo valorizzare.

Avrete capito, dunque, che Spider-Man: No Way Home non è un film esente da difetti, ma senza dubbio offre un bello spettacolo per tutti gli appassionati del Tessiragnatele e del Marvel Universe in generale. L’occasione di vedere in azione ben tre Spider-Men in un colpo solo, con relativi villain, non capita certo tutti i giorni, e già questo vale da solo il prezzo del biglietto. Non mancano poi emozioni e colpi di scena, conditi da inside jokes e ospiti d’eccezione, per cui la visione è assolutamente consigliata.   

 

VOTO: 7 ½

BATMAN VS ALIENS ( Recensione )

Batman Crime Solver

LO PUOI LEGGERE SU:Batman vs Aliens, vol. unico ( Planeta )

AUTORI: Ron Marz, Bernie Wrightson, Ian Edginton, Staz Johnson

batman_vs_aliensSINOSSI:  Nella prima storia Batman viaggia fino in Messico alla ricerca di un geologo della Waynetech scomparso. Lì si imbatterà in un gruppo di mercenari e insieme scopriranno una nave aliena atterrata vicino a un tempio, senza alcun sopravvissuto, se non la letale razza di predatori xenomorfi. Nella seconda storia, invece, torniamo a Gotham, dove un’impresa edilizia trova per caso un antico laboratorio appartenente a un professore partito anni prima per l’Antartide, alla ricerca dell’origine dell’umanità. La riapertura di quel laboratorio scoperchierà un vaso di Pandora che libererà la malefica razza aliena per le strade di Gotham, con Batman che ovviamente dovrà porvi rimedio…!

PRO:  Due racconti dal ritmo adrenalinico e tanta azione, sostenuti anche da un buon apparato grafico.

CONTRO:  Per quanto divertenti…

View original post 307 altre parole

JOKER, il film di Todd Phillips ( Recensione )

Batman Crime Solver

REGIA: Todd Phillips

INTERPRETI PRINICIPALI: Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Brett Cullen, Robert DeNiro

ANNO: 2019

Poster film Joker 2019 Poster film Joker 2019

SINOSSI:  Arthur Fleck è un uomo disturbato, che ha vissuto un’esistenza costellata di abusi e soprusi. L’unica cosa che lo rende felice è truccarsi da clown, dove arrotonda con alcuni lavoretti. La sua piatta e triste esistenza subisce però una svolta quando uccide a sangue freddo tre ricchi ragazzotti borghesi, che lo stavano pestando. Da allora inizierà a prendere maggiore coscienza di sé e la sua faccia da clown diventerà un simbolo sovversivo e di riscatto sociale, contro i più ricchi e il potere costituito.

PRO:  Una sceneggiatura intensa e altamente drammatica, sorretta da un Joaquin Phoenix eccelso, che riesce a tratteggiare il Pagliaccio del crimine in tutte le sue più piccole sfumature, con un’interpretazione impeccabile e sorprendente, che odora di Oscar.

CONTRO:  Il Joker di…

View original post 389 altre parole

SPIDER-MAN: FAR FROM HOME ( recensione )

Secondo capitolo della saga cinematografica di Spidey targata Marvel Studios, Spider-Man: Far From Home porta sulle spalle il pesante fardello di essere uscito subito dopo il kolossal Avengers: Endgame, che ha portato a compimento dieci anni di trame e sottotrame di un vero e proprio universo cinematografico condiviso, come siamo abituati a leggere nei fumetti.

Il regista Jon Watts continua a raccontare le gesta di un giovanissimo Arrampicamuri, così come lo era ai suoi esordi fumettistici, mantenendo la stessa ironia e leggerezza del precedente capitolo, senza per questo tralasciare doverosi rimandi ai tragici eventi di Endgame, che hanno portato alla morte di Tony Stark.

Il Vendicatore corazzato era diventato infatti il mentore di Peter Parker e un punto di riferimento, quasi paterno, oltre ad avergli fornito il costume e l’attrezzatura necessaria per essere un supereroe. Adesso che non c’è più, il ragazzo si trova spaesato e ancora più schiacciato dal senso di responsabilità dovuto all’eredità che Stark gli ha lasciato. E’ ancora molto giovane e vorrebbe vivere come un normale ragazzo della sua età, pensando solo alle ragazze e ai problemi scolastici di tutti i giorni, senza sentire il peso del mondo sulle spalle…

Una gita in Europa con la scuola ( anche nella nostra Venezia ! ) sarà l’occasione per lui di cambiare un po’ aria e  tentare di conquistare l’amata MJ, ma anche per comprendere meglio il suo ruolo di eroe, visto che i guai non mancheranno di seguirlo e dovrà presto confrontarsi con Nick Fury e l’enigmatico Mysterio. Come sanno bene i fan del Ragnetto, Quentin Beck alias Mysterio è il re delle illusioni e Watts riesce bene a ricreare il suo tipico gioco di specchi e inganni, che caratterizzerà l’intera pellicola, e in qualche modo riguarderà anche una delle famigerate scene dopo i titoli di coda.

Dopo l’Avvoltoio di Micheal Keaton, i Marvel Studios decidono di puntare su un altro attore di primo piano come Jake Gyllenhaal per il villain di questo film, collegandolo perfettamente alle trame dell’MCU. Non era certamente facile gestire un personaggio così particolare ed estroso ( anche nel look ) come Beck, ma una trama convincente e un’interpretazione azzeccata come quella di Gyllenhaal hanno reso piena giustizia alla sua controparte cartacea.

Anche Tom Holland continua a risultare credibile e convincente nei panni del timido e imbranato Peter Parker, pieno di insicurezze e fragilità, ma anche caparbio e determinato quando arriva il momento di fare l’eroe. Perfetto come spalla anche il simpatico Jacob Batalon/Ned, mentre si fatica ancora a digerire la Mary Jane di Zendaya, che col suo viso perennemente imbronciato e il suo atteggiamento “dark” si discosta troppo dall’allegra e frizzante rossa dei fumetti.

In conclusione, Spider-Man: Far From Home si dimostra un degno secondo capitolo per il nostro Tessiragnatele di quartiere, divertente e spassoso al punto giusto, con buoni effetti speciali e interpretazioni convincenti. Un ottimo “traghetto” tra Endgame e la futura Fase 4 dell’universo cinematografico Marvel.

 

Voto: 7 ½

DEADPOOL 2 ( Recensione )

REGIA: David Leitch

INTERPRETI PRINICIPALI: Ryan Reynolds, Josh Brolin, Morena Baccarin, Zazie Beetz, Julian Dennison

ANNO: 2018

 

SINOSSI:  Giunto dal futuro per uccidere il ragazzino mutante che diventerà l’assassino della sua famiglia, Cable si troverà faccia a faccia con Deadpool, all’interno di un istituto di massima sicurezza per metaumani. Il mercenario chiacchierone si prenderà a cuore la causa del giovane mutante, proteggendolo e facendo in modo che non diventi un futuro assassino.

PRO: In questo secondo capitolo vengono introdotti due classici personaggi dell’universo deadpooliano, ovvero Cable e Domino, oltre al team in cui ha militato spesso anche nei fumetti, l’X-Force, anche se i componenti non saranno proprio gli stessi…

CONTRO: Qualche calo di ritmo e alcune battute volgari un po’ fini a se stesse, che restano comunque un marchio di fabbrica del mercenario dalla lingua lunga.

GIUDIZIO COMPLESSIVO:

Girare un film su Deadpool è tutt’altro che un’impresa semplice. Oltre a una sceneggiatura convincente, infatti, sono fondamentali dei dialoghi brillanti e un bel po’ di sana follia, che deve pervadere tutta la pellicola e rompere qualsiasi schema precostituito.

Deadpool 2 riesce in quest’incredibile impresa, bissando il successo del precedente capitolo e tutti i suoi tratti distintivi: azione a go-go, battute irriverenti, citazioni e strizzatine d’occhio al mondo dei comics e non solo, aggiungendo anche qualche elemento in più.

Stavolta infatti vedremo per la prima volta sul grande schermo il mutante dal braccio bionico Cable, interpretato dal rude e carismatico Josh Brolin ( già Thanos in Avengers: Infinity War ), un personaggio cardine della avventure a fumetti del mercenario chiacchierone, con il quale ha diviso la scena innumerevoli volte. Lo stesso vale per l’affascinante e dirompente Domino, qui interpretata dall’afroamericana Zazie Beetz, immancabile “quota multietnica” di ogni film Marvel, poco somigliante alla controparte cartacea ma tutto sommato convincente e a suo agio nella parte.

Dopo aver diretto diretto pellicole del calibro di John Wick e Atomica Bionda, il regista e attore David Leitch si conferma un maestro del genere action puro, condito anche di tanta violenza e autoironia, immancabile in un film con protagonista Deadpool, che ha fatto della battuta pronta e spesso scurrile il suo marchio di fabbrica.

VOTO: 7 ½

AVENGERS: INFINITY WAR ( recensione )

 

REGIA: Joe & Anthony Russo

INTERPRETI PRINICIPALI: Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Chris Pratt, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Tom Holland, Chadwick Boseman e Josh Brolin

ANNO: 2018

 

SINOSSI:  Il potentissimo Thanos è alla ricerca delle sei Gemme dell’Infinito per poter piegare l’intero universo alla sua volontà e ristabilire una sorta di equilibrio secondo una sua visione deviata, che prevede lo sterminio di metà della popolazione terrestre e non solo. Venuti a conoscenza del suo piano, tutti gli Avengers, Spider-Man, Dott. Strange e i Guardiani della Galassia, dovranno far fronte comune e unire le forze per fermare Thanos e la sua armata.

PRO: Questo film è il sogno proibito di ogni Marvel fan, che finalmente potrà vedere in un’unica pellicola tutti i suoi eroi preferiti, uniti contro uno dei più famosi e carismatici villain dell’universo Marvel.

CONTRO: Qualche personaggio purtroppo è stato sacrificato, ma considerando quanti altri sono presenti, si tratta veramente di un’obiezione di poco conto…

GIUDIZIO COMPLESSIVO:

Questo film rappresenta la summa di dieci anni di pellicole targate Marvel Studios, che sono riuscite nel tempo a costruire un vero e proprio universo narrativo, esattamente come nei fumetti, dando forma e sostanza ai suoi personaggi, con un pubblico fidelizzato che segue ormai tutte le loro gesta.

Buona parte di questo successo lo dobbiamo anche ai fratelli Russo, due registi semi-sconosciuti che sono riusciti ad affermarsi firmando alcune tra le pellicole migliori del MCEU, come Captain America: The Winter Soldier e Captain America: Civil War, per poi arrivare ad Avengers: Infinity War, dove confermano la loro abilità nel gestire cast affollatissimi e ricchi di star hollywoodiane.

Se già in Civil War, infatti, avevano fatto scontrare due fazioni opposte di supereroi,  con Infinity War sono riusciti a superarsi, mettendo in campo ( quasi ) tutti i personaggi finora conosciuti del MCEU contro un unico, grande, nemico comune. Ma la cosa ancora più incredibile è che sono riusciti a dosare perfettamente i tempi dedicati a ciascuno di loro, così come i momenti ironici e quelli più drammatici.

Tutto è calibrato alla perfezione, in un tripudio di azione e colpi di scena spettacolari, che vi terranno incollati dall’inizio alla fine. Una girandola di emozioni che deflagreranno in un finale spiazzante, che vi lascerà senza parole.

Infinity War è un’esperienza da vivere. Un film da vedere assolutamente, che rappresenta il sogno proibito di ogni Marvel fan che si rispetti. Aggiungere altre parole sarebbe superfluo…

VOTO: 8

JUSTICE LEAGUE, il film ( recensione )

REGIA: Zack Snyder

INTERPRETI PRINICIPALI: Ben Affleck ( Batman ), Henri Cavill ( Superman ), Gal Gadot ( Wonder Woman ), Ezra Miller ( Flash ), Jason Momoa ( Aquaman ), Ray Fischer ( Cyborg )

ANNO: 2017

SINOSSI:  Una terribile minaccia sta per abbattersi sulla Terra: si tratta del malvagio Steppenwolf e il suo esercito di parademoni, alla ricerca delle tre Scatole Madri in grado di sprigionare un potere pressoché illimitato e sottomettere il nostro mondo. Batman si rende conto che non può farcela da solo e insieme a Wonder Woman recluta altri esseri dalle facoltà straordinarie, come Flash, Aquaman e Cyborg. Nasce così la Justice League !

 

PRO: Il film ha un buon ritmo e arriva dritto al punto, senza perdersi troppo in chiacchiere o elucubrazioni. Ogni componente della Justice League riesce a ritagliarsi un suo spazio, anche se l’approfondimento psicologico dei personaggi è ridotto al minimo.

CONTRO: Un Ben Affleck/ Batman moscio e imbolsito, simbolo della deleteria deriva “buonista” imposta dalla Warner. Gli effetti speciali in CGI non sono particolarmente accurati e convincenti. Manca una direzione creativa precisa, che conferisca un’anima e un’identità alla pellicola.

GIUDIZIO COMPLESSIVO:

Dopo una travagliata produzione, che ha visto lo stesso regista abbandonare in corsa il progetto a causa di un grave lutto famigliare, arriva finalmente sul grande schermo il film dedicato al supergruppo per eccellenza di casa Dc. Purtroppo, però, di Zack Snyder resta giusto il nome, in quanto il cambio di rotta imposto dalla dirigenza Warner/Dc e l’arrivo di Joss Whedon hanno alleggerito fin troppo la pellicola, riducendola a un “compitino” scritto apposta per accontentare i numerosi fan rimasti delusi dai precedenti film di Snyder, giudicati troppo seriosi e pesanti.

Il risultato è un classico “fumettone” che tutto sommato intrattiene e diverte, ma non ha la profondità e l’epicità a cui il regista ci aveva abituati, per cui sembra di guardare più il pilot di una serie televisiva che un film vero e proprio. Probabilmente si è voluto scimmiottare troppo le pellicole Marvel, introducendo in maniera un po’ forzata anche gag e battutine, ma in questo modo il film manca di un’identità precisa e il subentro del regista di Avengers sicuramente ha contribuito a questo.

Speriamo comunque che le pellicole dedicate ai singoli membri della Justice League riescano a trovare la giusta chiave di lettura, visto che le potenzialità per fare qualcosa di buono ci sono tutte, e il successo di Wonder Woman ne è la prova…

 

VOTO: 6

SPIDER-MAN HOMECOMING ( Recensione )

REGIA: Jon Watts

INTERPRETI PRINICIPALI: Tom Holland, Micheal Keaton, Robert Downey Jr., Marisa Tomei, Zendaya, Jacob Batalon, Laura Harrier

 

SINOSSI:  Dopo aver preso parte alla Guerra Civile tra supereroi, il giovane Peter Parker, alias Spider-Man, desidera entrare nel giro che conta e dimostrare di essere un vero supereroe, al pari degli Avengers. Questo lo porterà ad imbattersi in un commercio illegale di armi potenziate con tecnologia aliena, gestito da Adrian Toomes, l’Avvoltoio. Nonostante le raccomandazioni del suo mentore Tony Stark, Peter decide di ostacolare l’Avvoltoio e la sua gang, a costo di mettere a repentaglio la sua incolumità e quella di chi gli sta intorno.

PRO: In questa nuova trasposizione cinematografica viene recuperato lo spirito del Tessiragnatele originale, ovvero un quindicenne dalla battuta pronta, che proviene da una zona popolare di New York e cerca il suo posto nel mondo, sapendo di possedere grandi poteri ( e grandi responsabilità ).

CONTRO: Alcuni comprimari storici sono stati un po’ snaturati o trasformati eccessivamente, anche se risultano funzionali alla storia. Il combattimento finale è un po’ troppo buio e caotico, per cui non si riesce ad apprezzare a pieno l’azione.

GIUDIZIO COMPLESSIVO:

I Marvel Studios prendono finalmente possesso del loro personaggio-simbolo, dopo il deludente reboot di Marc Webb, con Andrew Garfield. La loro scelta è molto chiara: mostrare un Peter Parker ancora molto giovane e inesperto, esattamente com’era al suo esordio nei fumetti, strizzando l’occhio in particolar modo al pubblico più giovane, che così ha un supereroe con cui identificarsi.

Spider-Man inoltre fornisce il punto di vista dell’uomo della strada, essendo un ragazzo del Queens che conduce una vita modesta solo con la zia. Ovviamente è lo sguardo ironico e ingenuo di un quindicenne, che si contrappone a quello più cupo e violento degli eroi di quartiere  visti su Netflix.

La Marvel continua a puntare su registi ancora emergenti e poco blasonati, e anche stavolta con Jon Watts centra il bersaglio. La sua regia è molto dinamica e quindi perfetta per un teen-movie supereroistico, anche se in alcune sequenze si lascia prendere la mano con montaggi troppo serrati e confusionari.

Il cast è azzeccatissimo, a cominciare dal protagonista Tom Holland, simpatico e scattante, con una buona verve ironica, che condivide con la sua spalla Jacob Batalon, un asiatico nerd e sovrappeso col quale forma una perfetta coppia comica. Una menzione d’onore va anche al grande Micheal Keaton, che riesce a conferire spessore e la giusta dose di crudeltà al suo Adrian Toomes/L’Avvoltoio, anche se non compare molto spesso.

Spider-Man Homecoming è un film molto divertente, che non si prende mai troppo sul serio e intrattiene dall’inizio alla fine, mostrando anche un percorso di crescita dell’eroe, che proseguirà nei film a venire. Il titolo del film è già tutto un programma: con l’arrivo dei Marvel Studios, il nostro amichevole Spider-Man di quartiere è tornato (finalmente) a casa.

 

VOTO: 7 ½